lunedì 3 ottobre 2016

Tifosi Lucchese a processo x Legge Mancino x cori contro Ciampi/Livorno

Dovranno rispondere
anche in tribunale i quattro tifosi della Lucchese già colpiti in settimana da Daspo per i cori durante il minuto di silenzio per la morte dell’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi nella partita Livorno-Lucchese del 18 settembre scorso.
I quattro  sono stati infatti denunciati dalla questura di Livorno ai sensi della Legge Mancino del 1993 che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan  antisemiti, visto i ripetuti epiteti di “livornesi ebrei” che si sarebbero levati dal settore ospiti. 

Ad essere colpiti dalla denuncia sono stati due 21enni, un 25enne e un 30enne lucchesi. Per quest'ultimo il gip ha convalidato anche l'obbligo di presentarsi in questura a Lucca due volte al giorno, in occasione di ogni partita che la Lucchese disputerà in casa, ed una volta in occasione delle partite che i rossoneri disputeranno in trasferta per i prossimi cinque anni.
I tifosi sono stati individuati dalla Digos grazie alle indagini seguite all'episodio. Un contributo fondamentale lo hanno dato gli agenti di Lucca che quella domenica erano presenti allo stadio Picchi, al seguito dei tifosi rosoneri. I primi quattro ultras sono stati identificati grazie ai video ripresi dalle telecamere ad alta definizione di cui è dotato l'impianto sportivo. Ma nel mirino ci sarebbe un gruppo più nutrito di tifosi, almeno altri 16 le cui posizioni sarebbe tuttora al vaglio e verso i quali potrebbero scattare nuovi Daspo e altre denunce dello stesso tenore di quelle per i quattro già individuati.
Per l’episodio, inoltre, la giustizia sportiva ha condannato la Lucchese a pagare una multa di 2.500 euro non soltanto per i cori degli ultras ma anche, come si legge nella decisione, per il danneggiamento dei servizi igienici dello stadio nel settore a loro riservato. La Lucchese, in caso di richiesta, sarà anche obbligata al risarcimento dei danni provocati dai supporter.

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