venerdì 9 settembre 2016

L'Aquila nera: tragica morte a causa della Legge Mancino.(5)

L'Aquila nera, anzi nerissima, V° puntata.

Ricorderete la ricostruzione de l'Aquila, non quella post terremoto che non c'è stata e non ci sarà mai, ma quella di un fantomatico progetto eversivo:
http://mauriziodangelo.blogspot.it/2014/12/la-ricostruzione-de-laquila.html
http://mauriziodangelo.blogspot.it/2014/12/la-ricostruzione-de-laquila-ccco-i.html
http://mauriziodangelo.blogspot.it/2015/06/laquila-nera-morto-rutilio-sermonti.html
http://mauriziodangelo.blogspot.it/2016/03/aquila-nera-processo-rinviato.html
Ebbene c'è un tragico aggiornamento che copio e incollo da POL:



“In Italia solo i bimbi,i pazzi ed i magistrati non rispondono dei loro crimini “ Ciao Katia!
Circa alle 13.00 oggi si è spenta a Lanciano la Camerata Katia De Ritis esponente di Fascismo e Libertà, già perseguitata politica e militante dell’Idea .
Nel Dicembre del 2014 Katia è arrestata insieme a numerosi altri sciancati della politica non omogenea al sistema , vittime facili da sacrificare alla carriera di inquirenti di passaggio presso la Distrettuale con sede a L’Aquila che utilizzano i citati sciancati della politica e della storia, per carriera ed idem per il seguito di starnazzanti toghette rossastro/griffate pronte a “sbranare “ complici i media di regime,gli indifesi e indifendibili ,in parte infami e pronti a leccare la mano ( patteggiare sic.) di chi li indaga perché innoqui fascistucoli masturbatori senza seguito e futuro ed in parte perché poveracci che istintivamente non omogenei al sistema ma non essendo nessuno,( leggasi Sofri,Pietrostefani,Bompressi ecc. ecc. ) ,possono essere impunemente massacrati come la nostra .
Katia è malata oncologica in chemioterapia già a dicembre 2014,ma alle toghette rosse/griffate per carriera starnazzanti non pare vero di seppellirla impunemente nel carcere di Lecce senza più cure e come se fosse malata di tonsille per quasi sette mesi con la complicità di toghe rosse menefreghiste e sempre giudicanti per oltre venti anni a L’Aquila nella stessa funzione o quasi e che solo dopo due denunce del sottoscritto difensore per palese incompatibilità del regime carcerario imposto alla De Ritis con il suo stato di salute unito ai colpevoli ritardi/ omissioni del carcere di Lecce, dicevo questo eroica toghetta rossastra, preoccupata della carriera, improvvisamente resipiscente, convoca il medico legale cui il problema di Katia non poteva non essere già noto, che altrettanto improvvisamente racconta, finalmente da medico però dopo sette mesi, come il tumore deve essere curato a casa e/o in idonea struttura perché di tale male si muore .
Ciò, evidentemente, troppo tardi come da letteratura in materia di sospensione della chemioterapia e delle cure oncologiche ma, sull’argomento, torneremo ed idem per i ritardi e le omertà del Carcere di Lecce dal quale Katia esce per essere ricoverata in Ospedale perché aggravatasi e non più gestibile in vinculis.
Dopo le denunce a Katia prima sono concessi i domiciliari e poi dal Trtibunale di Pescara la libertà ( sic. ) ; riprende la chemioterapia, subisce più ricoveri ed interventi chirurgici ,torna a lavorare ma ….ormai è troppo tardi …qualcuno le ha tolto una parte della sua vita fatta di militanza per l’Idea e non di statistica e di carriera da toghetta rossa/griffata in un sistema che dopo due anni in un giudizio sedicente “ immediato” mai iniziato ha smesso di starnazzare dell’operazione degli sciancati di “Aquila Nera “,di indagini in tutta Italia con una cinquantina di indagati ma un solo difensore d’ufficio nominato a L’Aquila per tutt’Italia, con sequestri di ……….nessuna arma, nessun esplosivo , una nuova costituzione redatta dal novantatreenne prof. Rutilio Sermonti , arrestato ed indagato ma nel frattempo deceduto in attesa di giudizio ……., agende, PC , telefoni ecc. ecc.
I sedicenti terroristi di Aquila Nera preparavano attentati, sempre e solo a parole, mediante destabilizzazione del sistema ( Equitalia sic. ) preparando liste alle votazioni, progettando rapine per procurarsi arme per il “golpe” ( doppiette e fucili da caccia … sic. ) e tutto quant’altro oggetto di indagine e inchiesta, sequestri di doc.ti, libri, foto, intercettazioni di cene e …tarallucci e vino….quindi arresti telegenici, comunicati stampa delle toghette rossastre antiterroriste e………via discorrendo senza che adesso qualcuno, morta la povera Katia, dica finalmente quando facciamo il processo ai golpisti se neanche riescono a notificare i decreti di giudizio immediato andati a….. puttane ……
Probabilmente le due denunce da me già fatte sono state archiviate ……dalle toghe rosse irresponsabili per legge, ma qualcuno dovrà dirmi, anzi dire a noi potenziali golpisti perché non omogenei al sistema e sempre più incazzati sicuramente con Equitalia ma non solo, chi ha privato Katia De Ritis di una parte della sua vita da militante dell’Idea e se qualcuno ha sbagliato e qualcun altro è premorto ma, soprattutto, siccome non un sinistro, nessuno paga…… .
Paolo Vecchioli , orgoglioso ed onorato avvocato di Katia De Ritis – L’Aquila 05.09.2016

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